L'A., che ha curato la prima traduzione ufficiale in lingua cinese della celebre opera di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene", da conto di come quell'opera sia rinomata anche in Cina, dove continua ancora oggi a influenzare il processo di modernizzazione e di umanizzazione del diritto penale, e il relativo dibattito. Nel contributo si segnala, in particolare, come il sistema penale cinese abbia recepito, negli ultimi decenni, alcuni tra i fondamentali principi del diritto penale moderno che affondano le radici nell'illuminismo e nell'opera di Beccaria (legalità, irretroattività, proporzione; presunzione di innocenza; divieto di tortura). Ouell'opera ha oggi grande rilievo nel dibattito relativo all'abolizione della pena di morte in Cina, particolarmente vivo nell'ultimo decennio dopo che, nel 2011, quella pena e stata abolita per alcuni reati economici. Senonché il principale ostacolo all'abolizione integrale della pena di morte e rappresentato dall'opiníone pubblica, che seguita ad essere prevalentemente a favore della pena capitale.
Several editions of the Chinese translation of Cesare Beccaria's "On Crimes and Punishments" have been published so fars. A number of modern, fundamental criminal principies connected to the name of Beccaria are already accepted in the Chinese criminal law. In the last decade, the political conception of the death penalty has been changing, and the current Chinese policy is no longer the principal obstacle to the abolition movement. Today, the main obstacle to the abolition movement is the public opinion. In fact, on February 25, 2011, the Chinese legislature approved the 8th Amendment to the Criminal Code, which abolishes the death penalty for 13 crimes that were punishable with the death penalty. This is certainly a great and significant progress towards the abolition of the capital punishment in China.