Il nostro contributo agli attuali dibattiti sullo sprawl sarà nel dimostrare come la questione della densità da un punto di vista antropologico sia di una tale importanza da permetterci di decodificare i nuovi comportamenti sociali e le nuove logiche culturali che si stanno generando negli odierni arcipelaghi metropolitani europei. Ci serviremo di una periodizzazione dello sprawl per comprendere quali siano quelle novità sociospaziali che fin dalla fine degli anni Novanta sono individuate con termini come "aftersprawl". La nostra ipotesi è che il declino della città postmoderna e della logica culturale del tardo capitalismo che vi è connessa sia strettamente correlata con il progressivo addensamento dei territori dello sprawl e la loro articolazione con le città compatte.