La nozione di pubblicità e la nozione di trasparenza applicate all'azione delle p.a. scontano tuttora il problema della loro incerta qualificazione giuridica. Secondo l'autrice, è possibile fondare il dovere delle p.a. di rendere disponibili tutte le informazioni non legittimamente coperte da segreto o da riservatezza sull'interpretazione del modello di amministrazione prescritto dalla Costituzione. Il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 contribuisce a completare un disegno riformatore attraverso il quale, sebbene con grandi difficoltà, si è arrivati oggi a definire normativamente il nesso tra controllo pubblico sulla circolazione delle informazioni amministrative e responsabilità individuali e collettive. Nelle conclusioni si fa riferimento agli articoli 2 e 21 Cost. come fondamento delle "nuove" pretese di conoscenza disciplinate dal decreto 33/2013.