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Francesco Luigi Gatta
Il 22 maggio 2025 i governi di nove Stati membri del Consiglio d'Europa, tra cui l'Italia, hanno diffuso una lettera aperta con cui criticano l'operato della Corte europea dei diritti umani, colpevole di aver favorito lo sviluppo di una giurisprudenza troppo favorevole alla persona migrante e troppo restrittiva delle prerogative degli Stati in materia di controlli di frontiera e espulsioni. Il presente contributo esamina i contenuti della lettera, le reazioni che essa ha provocato, illustrando i profili e le ragioni per cui essa risulta criticabile, tanto nella forma, quanto nella sostanza.
On 22 May 2025, the governments of nine Member States of the Council of Europe, including Italy, published an open letter criticizing the work of the European Court of Human Rights, guilty of fostering the development of a case-law that is too favorable to migrants and too restrictive of the States'rights in matters relating to border controls and deportations. This contribution examines the contents of the letter and the reactions triggered by it, illustrating the aspects and reasons why it is criticizable, both in terms of form and substance.
