Irene Pellizzone
La vicenda istituzionale, originata dal disegno di legge recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario , poi trasformato dal Governo in decreto legge, costituisce una grave anomalia, sia su un piano procedurale, sia nei contenuti. Lo scritto mette in evidenza, in primo luogo, il problematico ricorso all' art. 77 Cost. da parte del Governo, che espropria di fatto il Parlamento del potere di proseguire nell'esame del disegno di legge, già peraltro approvato in una Camera, soffermandosi anche sul ruolo giocato dal Capo dello Stato. In secondo luogo, lo scritto mette in evidenza alcune frizioni delle norme contenute nel decreto legge con alcuni principi costituzionali della materia penale.
The institutional process that originated from the bill entitled “Provisions on Public Security, Protection of On-Duty Personnel, as well as the Victims of Usury and the Penitentiary System”, which then became a decree-law, reveals serious anomalies, both in terms of procedure and substance. This paper first highlights the misuse of Article 77 of the Italian Constitution by the Government, which deprives the Parliament of its power to continue examining the bill — already approved by one house, — also reflecting on the role played by the Head of State. Secondly, the paper underscores several frictions between the provisions of the decree-law and some constitutional principles in criminal law matters.