Partendo da una recente sentenza della Corte di Cassazione, il contributo affronta il problema della mancata attuazione della decisione n. 10 del 2024 della Corte costituzionale . La conferma da parte dei giudici di legittimità della natura di diritto dell'affettività inframuraria offre l'occasione per riflettere sulle possibili strategie per garantirne l'effettività. In particolare, l'Autrice si sofferma sul ruolo che, a tal fine, devono giocare la magistratura di sorveglianza e gli altri interlocutori della Corte costituzionale, evidenziando l'urgenza di un intervento legislativo sistemico che garantisca a tutti — e non soltanto a qualcuno — il godimento di colloqui intimi con i propri partner.
Starting from a recent decision of the Italian Supreme Court, the Author addresses the issue of the failure to implement decision No. 10 of 2024 made by the Italian Constitutional Court. The Supreme Court reaffirmed that affectivity in prison is an established right, leading to a reflection on possible strategies to ensure its effectiveness. In particular, the Author focuses on the role to be played to this end by the supervisory judiciary and the other interlocutors of the Italian Constitutional Court, highlighting the urgency of a systemic legislative intervention aimed at guaranteeing the right to conjugal visits to all individuals and not just to a few.