Caterina Milo
The failure of Mongolia, a State Party to the Rome Statute, to arrest Vladimir Putin raises significant questions regarding the enforcement of arrest warrants issued by the International Criminal Court (ICC) against Heads of State of non parties. This paper analyzes the finding of non-compliance of 24 October 2024, in which the ICC's Pre-Trial Chamber II determined that Mongolia, by not executing the arrest and surrender request, failed to comply with its obligations under the Statute. The matter was referred to the Assembly of States Parties. Following the reasoning of Pre-Trial Chamber II, this paper focuses on the impact of Articles 27 and 98 of the Statute on the immunity ratione personae of Heads of State of non parties. Contextualized within the debate surrounding the scope of these provisions and their interplay, the reasoning behind the 24 October 2024 finding appears inconsistent with the Statute and the current state of customary international law on immunity. At the same time, Mongolia's conduct, particularly the invitation extended to Putin, raises issues concerning compliance with the obligation that State Parties have to cooperate in good faith with the Court.
Il mancato arresto di Vladimir Putin da parte della Mongolia, Stato parte dello Statuto di Roma, solleva importanti interrogativi sull'esecuzione di mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti di Capi di Stato di Stati non parti. Questo scritto analizza la decisione di non-compliance del 24 ottobre 2024, con cui la seconda Camera preliminare della Corte ha stabilito che la Mongolia, non avendo eseguito la richiesta di arresto e consegna, sarebbe venuta meno ai propri obblighi ai sensi dello Statuto e ha rinviato la questione all'Assemblea degli Stati parti. Seguendo le argomentazioni della seconda Camera preliminare, questo commento si concentra sull'impatto degli articoli 27 e 98 dello Statuto sull'immunità ratione personae di Capi di Stato di Stati non parte dello Statuto. Alla luce del dibattito sulla portata di tali articoli e sulla loro interazione, le motivazioni della decisione del 24 ottobre 2024 risultano poco conformi al dettato dello Statuto e allo stato attuale del diritto consuetudinario in materia di immunità. Al contempo, la condotta della Mongolia, in particolare l'invito rivolto a Putin, solleva problemi di rispetto dell'obbligo degli Stati parti di cooperare in buona fede con la Corte. Keywords: International Criminal Court, arrest warrant of head of State party, breach of the duty of cooperation of party States, consequences of the wrongful act. Parole chiave: Corte penale internazionale, mandato d'arresto capo di Stato terzo, mancato obbligo di cooperazione di Stati parte, conseguenze illecito.