The paper examines the outcomes of the decision which granted jurisdictional immunity to the two officials of the World Food Program (WFP), charged with manslaughter of the Italian Ambassador Luca Attanasio and his security escort. First, whether the rules on the functional immunity of international civil servants are grounded on customary international law or exclusively on conventional law. Secondly, whether there is the possibility to waive the immunity under certain circumstances and if the waiver constitutes a right or is a duty for the organization. Thirdly, what is the value that has to be attributed to the communication of the lists containing the international civil servants'personal names, which the WFP is required to send to the Italian Government. Finally, the paper discusses the possibility of international responsibility for Italy due to the violation of the WFP officials'immunity during the trial and before judicial decision.
Il presente contributo analizza le norme in materia di immunità dei funzionari delle Nazioni Unite e dei suoi Istituti specializzati, concentrandosi, in particolare, su tre profili. In primo luogo, ci si chiede se l'immunità dei funzionari internazionali sia disciplinata esclusivamente da norme di diritto convenzionale o se si possa affermare l'esistenza anche di una norma consuetudinaria in materia. In secondo luogo, ci si interroga se vi sia la possibilità di rinunciare all'immunità, in presenza di determinate circostanze, e se, in tal caso, la rinuncia costituisca un diritto o un dovere per l'organizzazione. Da ultimo, si indaga sul valore da attribuire alla comunicazione delle liste contenenti i nominativi dei funzionari, che il PAM è tenuto a inviare al Governo italiano. Infine, il contributo prospetta una possibile responsabilità internazionale dello Stato italiano per la violazione delle norme sull'immunità dei funzionari del PAM durante il processo penale e nelle fasi a esso prodromiche.