Il d. lgs. 25 febbraio 2000, n. 61 in materia di lavoro subordinato a tempo parziale è il provvedimento della XIII legislatura che più si caratterizza per la frequenza del ricorso alla devoluzione di funzioni normative al contratto collettivo. Dopo avere introdotto la distinzione tra previsioni legali dotate di mera valenza politica e simbolica (cd. rinvii impropri) e disposizioni aventi concreto valore normativo, il saggio affronta le due questioni di maggiore rilevanza sistematica: ossia quella dei datori di lavoro destinatari della disciplina collettiva delegata e, quindi, delle flessibilità; e la questione relativa alla concreta funzione selettiva del criterio della maggiore rappresentatività comparata allorché questo sia inserito in previsioni legali aventi ad oggetto la legittimazione a negoziare materie altrimenti sottratte alla disponibilità dell’autonomia collettiva. In chiusura, sono esaminate le prospettive di riforma della disciplina in discorso al fine di evidenziare le prevedibili modificazioni del modello regolativo - e, quindi, del ruolo attribuito dal legislatore all’autonomia collettiva - in funzione di una valorizzazione dell’autonomia privata individuale nella conformazione del rapporto