Il saggio intende offrire un’ipotesi ricostruttiva dell’atteggiarsi delle politiche rivendicative poste in essere dalle organizzazioni sindacali italiane dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, enucleando paradigmi giuridici secondo i quali l’offerta di lavoro è andata strutturandosi, all’interno dell’evoluzione storico giuridica di cui è stata oggetto la disciplina dei rapporti individuali e collettivi di lavoro, intesa quale reazione alla giuridificazione del paradigma economico. La moderazione rivendicativa è divenuta, per scelta delle organizzazioni sindacali confederali, un elemento consustanziale di razionalizzazione della contrattazione collettiva, finendo per limitare fortemente le potenzialità acquisitive del "paradigma lavoristico - sindacale" affermatosi dagli anni sessanta, inserendo al suo interno il rispetto delle compatibilità macroeconomiche generali