Milán, Italia
The development of the discussion on mechanical restraints has led to the introduction, in the Italian and conventional case law, of high legal standards for the protection of the personal freedom of psychiatric patients. These parameters have allowed the European Court of Human Rights to recognize, in the case at hand, that the abnormal and unjustified continuation of coercion amounts to inhumane and degrading treatment in breach of Article 3 ECHR. At the same time, this dramatic case confirms the sensitivity of the medical decision to extend the application of mechanical restraints. The impossibility of determining its maximum duration ex ante increases the risk of abuse against patients. As a remedy, the Author proposes an interpretation of Article 54 of the Italian Criminal Code constitutionally oriented to the implementation of the constitutional guarantees granted under Article 13 of the Italian Constitution. Only the provision by law of those cases in which an extension is allowed and a control by the judicial authority can increase the protection of the patient's rights in the face of an inherently degrading practice.
Lo sviluppo della riflessione sulla contenzione meccanica ha condotto la giurisprudenza italiana e convenzionale all'adozione di elevati standard giuridici di protezione della libertà personale del paziente psichiatrico. Tali parametri hanno permesso alla Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso oggetto di giudizio di ravvisare nel prolungamento abnorme e ingiustificato della coercizione un trattamento inumano e degradante in violazione dell'art. 3 Cedu . Nel contempo, questa drammatica vicenda conferma la delicatezza della decisione medica relativa al prolungamento della contenzione meccanica. L'impossibilità di determinarne a priori la durata massima aumenta il rischio di abusi a danno del paziente. Come rimedio, l'Autore propone un'interpretazione dell'art. 54 c.p., costituzionalmente orientata all'attuazione delle garanzie costituzionali dell' art. 13 Cost. Solo la previsione per legge dei casi in cui sia ammessa la proroga e un controllo da parte dell'Autorità giudiziaria sono in grado di accrescere la tutela dei diritti del paziente di fronte a una pratica intrinsecamente degradante.