Appena ricevuto il libro di G.C., ho trovato il titolo oltremodo suggestivo e allo stesso tempo indicativo della complessità dell’argomento; ed ero molto curiosa di sapere come l’A. fosse riuscito a svilupparlo, intrecciando fattori (tutti così decisivi ma così complessi e anche contraddittori), in un momento in cui la cosiddetta duttilità del diritto e la fluidità delle interpretazioni giuridiche (e persino la “società liquida”) hanno fatto ignorare e addirittura dimenticare gli elementi più basilari della conformazione dello Stato di diritto.